Quadrimestrale, Spedizione in abbonamento postale
EDITORE: Associazione Culturale Progetto Emilia Romagna
Questo giornale convoca intellettuali, scrittori, scienziati, psicanalisti, imprenditori sulle questioni nodali del nostro tempo e pubblica gli esiti dei dibattiti a cui sono intervenuti in Emilia Romagna e altrove, per dare un apporto alla civiltà e al suo testo. | |
| ORNELLA CUCUMAZZI Presidente dell'Associazione Il secondo rinascimento di Bologna
LA VIA STRETTA
Nessuna origine, nessuna predestinazione, nessun fondamento al viaggio della vita. Ciascuno si trova nella solitudine a intraprendere questo viaggio della parola, che, libera e leggera, si staglia sul nulla. Affrontando la difficoltà senza mediazione, senza concessione alla paura, ciascuno ha la chance di approdare alla soddisfazione e alla qualità. Lungo questa via, stretta e angusta, la vita è viaggio e non sopravvivenza. Credendo, invece, che lequazione vita-benessere si dia solo nellelusione della difficoltà, lepoca attuale alleva, in assenza di padre, il figlio genealogico, ovvero il figlio di, sempre in credito di complicità nel trovare la via facile per vivere. E se laltro non si fa complice, intervengono il risentimento e la vendetta. La famiglia per prima, presunta, il più delle volte, luogo del fondamento del male e del negativo, è soggetta al principio della vendetta qualora non risponda allaspettativa del garantismo a tutti i costi. La vendetta si lega alla credenza nellabbandono vissuto come dramma personale. E luno, abbandonato, abbandona a sua volta, luno, che si sente messo a morte nella situazione in cui vive, può trovare un risarcimento solo mettendo a morte. Uccidendo e uccidendosi, crede di porre fine alla difficoltà. Se il male fosse nella famiglia, quellatto compirebbe lultimo male necessario. Nellepoca del benessere, lultima guerra per la pace si è spostata tra le mura domestiche. Questa sorta di passaggio allazione risulta lesito fatale della continua elusione della parola, ed è indice dindifferenza in materia di umanità. Nellattuale regno della calma prescritta, del sedativo come psicofarmaco vero e proprio o divertimento obbligatorio per tutti, quanto più si vuol fare della violenza un tabù, tanto più la violenza esplode e lo fa in maniera spettacolare, inversamente proporzionale, forse, allesigenza di tenere sotto controllo la pentola a pressione dei conflitti sociali, etnici, religiosi, economici. La violenza delluno contro uno o delluno contro tutti, di cui danno testimonianza il killer seriale domestico o il kamikaze di turno, è la violenza dellindifferenza, dellabbandonarsi allindifferenza. Quale viaggio della vita, quale viaggio dellavvenire può darsi per chi si nutre di indifferenza rispetto al pensiero, alla parola, alla scrittura? Pensare, ragionare, fare e scrivere sono cose che passano per la via stretta, quella stessa che latto di Cristo ha annunciato e che, con il secondo rinascimento, va in direzione della qualità della vita.
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