ALDO TRIONE
Ordinario di Estetica all'Università di Napoli "Federico II"Intervista a Aldo Trione a cura di Anna Spadafora
ARS COMBINATORIA. COME PENSARE, COME FARE, COME SCRIVERE
Perché questo titolo per il suo libro, Ars combinatoria?
Lars combinatoria, che costituisce tra laltro uno dei percorsi più significativi del pensiero di Lullo, di Bruno e di Leibniz, è una sorta di chiave logica atta a consentire di ritornare alle cose, al mondo degli eventi e delle differenze, che talvolta il puro teoreticismo e lastratta ragione non consentono di comprendere.
Proprio le cose levento artistico, le creazioni, le invenzioni ridisegnano continuamente una straordinaria cosmopoiesis, che lars combinatoria può forse in qualche misura indagare e scandagliare.
Lars, perciò, si configura come una strategia della mente, che può cogliere, nella complessità dellevento poetico, larchitettura del cosmo.
La poiesis, della quale io parlo, è inscritta nelle opere del Leibniz giovane e nella Monadologia: essa è arte del pensare, del produrre, è capacità di costruire in una lingua universale.
Nel dibattito di Bologna, Ornella Cucumazzi ha messo in rilievo il senso della logica fantasmatica, la portata delloperare dellidea, allinterno dellars combinatoria.
È qui il nodo fondamentale del mio discorso, che tende a saldare lenigma del vivere, i suoi meccanismi profondi, le sue relazioni con un progetto logico formale. Si tratta di un progetto che, in qualche misura, riprende motivi sollevati da Leibniz nello studio su Nizolio.
Ma allora larmonia, da cui procede larte, ha un fondamento scientifico e filosofico?
In un sistema rigorosamente costruito, la ricerca dellarmonia consente di recuperare la tradizione pitagorico-platonica e, al tempo stesso, di ridisegnare il senso dellarte allinterno di quella strana entità che è il numero. E consente altresì di fare uscire la poesia da ogni schematismo astratto. In tal modo, si possono rileggere, nellorizzonte dellestetica moderna, le grandi lezioni della filosofia classica e medievale.
Cosa resta della soggettività nellarte?
In Germania, un ricco industriale ha costruito un curioso museo dove ha raccolto opere darte di varia provenienza: sculture orientali, opere di Picasso, produzioni artistiche di culture aborigene, invenzioni figurative ed astratte dei maggiori artisti del nostro tempo.
Un visitatore, che non abbia una strumentazione storiografico-filosofica adeguata, non riesce a orientarsi in questo strano museo, dove viene a mancare lo spazio di autonomia, che è indispensabile ad ogni soggetto creatore. Quella esperienza museale che rivela una inquietante esemplarità, può disegnare una fenomenologia dellarte senza soggetto.
Lars combinatoria, che non è un puro gioco, è per me una strategia che consente non solo di leggere, pensare, interpretare la poesia, ma anche di porre interrogazioni sullesistenza e il suo destino.