La Città del Secondo Rinascimento

Numero 14 - L'impresa, l'avventura e il rischio

Massimo Zattera
presidente di HARS s.r.l. (CAST GROUP)

BASILEA 2 PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPRESA

intervista di Caterina Giannelli

Che cos’è CAST GROUP e quali servizi offre alle imprese di Modena e altre province?

HARS s.r.l., società capogruppo di CAST GROUP (www.castgroup.it),  è nata nel 1988, quando un gruppo di persone che curavano l’informatica di una grande azienda del settore ceramico ha deciso di costituire una società propria. Se all’inizio l’azienda si occupava principalmente del settore ceramico e sviluppava per lo più programmi di informatica gestionale – tant’è che ha realizzato un software specifico per il settore ceramico –, in seguito si è posta sempre più come system integrator dei sistemi informativi delle aziende clienti di tutti i settori. Nel 1999, l’esigenza di dare risposte sempre più puntuali e di qualità a un mercato in forte evoluzione e rinnovamento  spingono HARS a promuovere la creazione di CAST GROUP, marchio commerciale oggi leader del settore e a cui fanno capo diverse realtà locali. 

Nel 2000 inoltre HARS avvia il progetto industriale volto a portare l’azienda nel mercato dell’eBusiness e del Web. Nasce Netsphere s.r.l., struttura dedicata all’eBusiness e alla sicurezza dei sistemi.

In definitiva, possiamo affermare che oggi HARS svolge il ruolo di struttura di riferimento nell’ambito del gruppo nelle aree Erp, eBusiness, Sicurezza, Communication e sistemi Linux.

Con questa globalità di offerta, il gruppo CAST si rivolge a tutti i settori, dalle banche alle aziende dei settori ceramico, metalmeccanico, tessile. Rispondiamo a tutte le esigenze di gestione e di comunicazione e siamo distributori di prodotti come un ERP che gestisce completamente l’intero flusso informativo di un’azienda, dalla produzione al controllo di gestione.

Ma in questi giorni è nato un prodotto che, con grande anticipo, fornisce alle imprese uno strumento indispensabile in vista dell’entrata in vigore delle norme IAS e Basilea 2…

K-value Basilea 2, l’abbiamo chiamato così. Basilea 2 è una sigla creata dal comitato di Basilea, istituito nel 1974 dai governatori delle banche centrali dei G10. Anche se non ha autorità sovranazionale, al comitato aderiscono circa 140 paesi, ossia la totalità dei paesi che contano. Esso ha l’obiettivo di assicurare la stabilità e la cooperazione del sistema creditizio internazionale, per evitare che succedano eventi che possono portare a crisi del sistema bancario. Basilea 2 dice, di fatto, che il patrimonio di una banca dev’essere proporzionale al rischio dei crediti erogati alle imprese: una banca, per ogni credito erogato, deve accantonare l’8% dell’importo erogato aumentato o diminuito in funzione del rischio di fallimento dell’impresa. Di conseguenza, nasce il meccanismo di controllo da parte delle banche rispetto al richiedente il credito. Il rischio di fallimento di una impresa si determina attraverso il metodo del “rating”. Le regole fondamentali che permettono di determinare il rating si basano su modelli statistici che analizzano dati quantitativi e qualitativi dell’impresa. I dati quantitativi si acquisiscono a partire dai bilanci delle aziende e dalla loro elaborazione secondo regole e metodi che possono portare a definire qual è l’effettivo rischio di fallimento, attraverso una analisi di tipo matematico statistico e finanziaria. I dati qualitativi, invece, si ottengono attraverso l’analisi della struttura dell’azienda: il management, gli anni di vita, le caratteristiche di vendita, la struttura interna, i rapporti con le banche, la correttezza e la puntualità nei pagamenti verso dipendenti e fornitori e da parte dei clienti, e così via. L’analisi dei dati quantitativi e qualitativi porta a determinare il rating.

Nel momento in cui il G10 ha approvato Basilea 2 nel 2004, è nato il nostro prodotto, K-value Basilea 2, grazie a una collaborazione di diversi anni con K Finance (www.kfinance.com), che ha una competenza specifica di finanza d’azienda e straordinaria. Anche se l’entrata in vigore ufficiale di Basilea 2 sarà nel 2007, le valutazioni delle aziende da parte delle banche devono fare riferimento ai bilanci dei tre anni precedenti, quindi, è come se fosse già entrata in vigore, i bilanci del 2004 devono tenere conto che esiste Basilea 2. Abbiamo costruito un modello informatico con gli strumenti più innovativi e con caratteristiche di estrema semplicità, perché la complessità dell’analisi matematico finanziaria non deve pesare al cliente. Grazie a K Finance abbiamo costruito un prodotto che si avvicina il più possibile a ciò che la banca può dire del cliente. È inoltre importante che il cliente abbia un proprio criterio di rating, non solo per andare in banca a discutere con una base solida, ma anche per poter fare ragionamenti successivi su come modificare la propria azienda.

L’analisi è anche un modo per stabilire ciascuna volta il programma dell’avvenire.

Infatti, il prodotto che abbiamo realizzato non si ferma a dire che, prendendo il bilancio degli anni 2004-2006, un’azienda è, per esempio, in classe C, ma, attraverso una serie di simulazioni, elaborazioni e modifiche, dice anche cosa deve fare per salire: andare a toccare il patrimonio piuttosto che un altro dei criteri che costituiscono il rating.

Il rating si determina assegnando un punteggio e rapportandolo a una scala. Il grande vantaggio del nostro prodotto è che, per costruire la scala del rating, K Finance ha compiuto un’analisi – pubblicata anche da “Il Sole 24 Ore” – di 50.000 bilanci di aziende italiane. Il secondo vantaggio del prodotto è quello di dare due rating: uno indipendente dal settore merceologico e l’altro in rapporto al settore merceologico dell’azienda che viene valutata. Noi riteniamo che l’innovazione di Basilea 2 porti a far crescere le aziende, perché, se finora nella redazione del bilancio hanno guardato alla fiscalità, domani saranno sempre più importanti temi come ad esempio la patrimonializzazione dell’azienda.