Numero 27 - Questioni di salute
Cosimo Manni
odontoiatra, specialista in Odontostomatologia , Modena
CURA DEI DENTI, ATTENZIONE ALL'INDIVIDUO
Oltre a svolgere l’attività pratica, lei è autore di diverse pubblicazioni. Può dirci com’è cambiata l’attività odontoiatrica negli ultimi anni?
Sicuramente, sono aumentate le esigenze estetiche dei pazienti e, di conseguenza, la richiesta di impianti fissi. A parte l’utilizzo di materiali nuovi e particolari, oggi gli impianti privilegiano l’estetica, soprattutto perché le capsule sono metal-free. La parte esterna è sempre in ceramica, ma la parte interna, anziché avere un’anima in metallo, è in zirconio, un materiale bianco che ha una resa estetica maggiore e non ha quella trasparenza grigiastra che il tecnico deve opacizzare.
Molti medici sostengono che l’uso di metalli nelle otturazioni influisca sulla salute in generale e sulla formazione di tumori in particolare…
Io non uso l’amalgama da anni, perché non è un materiale adesivo, ma serve solo a riempire una cavità. Con i compositi, invece, che hanno proprietà adesive e rinforzano il dente, si fanno preparazioni più piccole e si risparmia sostanza dentale.
Tra le altre novità dell’implantologia, oggi, anche i pazienti che una volta non potevano fare gli impianti hanno la possibilità di farli attraverso la rigenerazione. Inoltre, c’è la possibilità di fare gli impianti post-estrattivi, ossia di mettere l’impianto subito dopo l’estrazione del dente, caricandolo con un provvisorio. Esistono molte tecniche, con tutti i limiti che pongono l’anatomia e le condizioni di salute del paziente. E, tuttavia, non ci sono solo benefici: occorre tenere conto anche dei rischi, legati soprattutto alla qualità dell’osso, alla qualità dell’operatore e alle probabilità di successo: il cento per cento in medicina non esiste. Anche se non ci sono più i grandi problemi di una volta: se l’impianto non va bene viene rimosso e sostituito.
Da quando ho incominciato a lavorare, nel 1986, ho dato sempre molta importanza al rapporto con il paziente e ho ritenuto indispensabile sottolineare con chiarezza che possono esserci indicazioni, controindicazioni e complicazioni. Un professionista deve avere un approccio serio e, soprattutto in implantologia, è importante la selezione del paziente, dal punto di vista sia igienico sia psicologico. Inoltre, il paziente deve avere la volontà, la spinta a farsi curare. Secondo una brutta battuta, un uomo per il dentista è tutto ciò che d’inutile c’è attorno a un dente. Per me e per i miei collaboratori, l’uomo è al centro di tutto: prima di visitare un paziente, facciamo un’anamnesi dettagliata e gli facciamo firmare il consenso informato. Ma credo che questo sia il minimo che un professionista possa fare per lavorare bene e ottenere dei risultati soddisfacenti.