Numero 22 - La cura del tempo
Mauro Trevisi
presidente di Orodent snc (Modena)
PRIVILEGIAMO LA QUALITÀ
intervista di Margherita Ferrari
La vostra azienda, Orodent, è nota a Modena come laboratorio di eccellenza nel settore odontotecnico. Com’è organizzata?
La nostra azienda è formata da cinque persone, tre titolari e due dipendenti, e opera nel settore paramedico come laboratorio odontotecnico, diviso in quattro settori: uno riguarda la parte della protesi fissa, uno quella della protesi mobile, uno l’impiantistica e uno l’ortodonzia. Utilizziamo materiali innovativi, applicando tutte le più moderne tecnologie che ci permettono di essere sempre all’avanguardia, condizione che il nostro settore, in continuo sviluppo, richiede.
Qual è l’approccio della vostra azienda all’ortodonzia?
L’ortodonzia è un campo che ha avuto un’evoluzione rapidissima negli ultimi trent’anni: mentre prima si effettuavano prevalentemente protesi mobili, ora si applicano quasi esclusivamente quelle fisse su un’ampia gamma di clienti, sia adulti che bambini. Per quanto riguarda l’odontotecnica in sé, il lavoro è diminuito, perché il dentista si è specializzato nell’ortodonzia, diversamente da tanti anni fa, quando il suo intervento era più generico. Oggi, quindi, in un momento in cui la figura del dentista non svolge più la stessa ampia gamma di mansioni, sono nate varie figure estremamente specializzate, che commissionano alla nostra azienda, per esempio, un archetto o una placchetta di contenzione, svolgendo la maggior parte del lavoro in modo indipendente. Personalmente considero questa evoluzione molto positiva, soprattutto se coinvolge ortodonziste donne. L’esempio di mia moglie che, oltre a essere una dei dipendenti dell’azienda, lavora porcellane in laboratorio, è emblematico nel dimostrare come la donna abbia gusto e meticolosità, qualità che le consentono di raggiungere risultati ardui.
Per le mansioni destinate all’odontotecnico, l’iter corretto prevede la creazione di un manufatto basato sulla prescrizione medica del dentista.
Ma, mentre prima i confini non erano così strettamente delineati anche per i conflitti d’interesse che potevano scaturire, oggi ciascuno ha un proprio campo di azione molto specifico, quindi, la situazione sta notevolmente migliorando e, sebbene le nostre mansioni siano più limitate e il lavoro che ci spetta minore, ciascuna figura ha una maggiore professionalità.
Qual è la direzione verso cui vi state orientando, quali aspetti avete pensato di favorire?
La nostra azienda non ha una clientela vasta, tuttavia, a differenza di altre, continua a scommettere sulla propria politica che prevede una clientela selezionata ed estremamente competente. Il nostro laboratorio ha dimensioni che consentono di produrre in quantità limitate, abbiamo privilegiato la qualità rispetto alla quantità.
Quale importanza ha per voi la ricerca e l’innovazione e come vi state muovendo in merito?
La ricerca e l’innovazione hanno, nel nostro settore, un’importanza vitale.
Sebbene all’origine fossero considerati fattori secondari, negli ultimi vent’anni hanno acquisito una rilevanza tale da diventare condizioni indispensabili per la creazione degli odierni manufatti. Tuttavia, la tecnologia deve essere oculatamente selezionata dalle aziende, perché soltanto una parte ridotta, circa il venti per cento, è indispensabile allo svolgimento del lavoro, il resto, nonostante abbia costi altissimi, è inutile o a rischio di obsolescenza in tempi molto brevi. Spesso, l’esistenza di tanta tecnologia in commercio può essere ricondotta a logiche d’interesse, le stesse che hanno trasformato il nostro settore, da puro artigianato qual era, a mero business. Alle fiere di settore, infatti, è possibile trovare una vastissima gamma di strumenti, ma la loro limitata utilità è testimoniata dallo scarso interesse degli imprenditori per queste manifestazioni, all’interno delle quali sono presentate le più recenti innovazioni tecnologiche.
Sempre più gli imprenditori si rendono conto dei cambiamenti repentini che interessano il mercato del nostro settore e affinano sempre più la capacità di capire che cosa può essere veramente indispensabile a loro, al dentista e al cliente, per ottenere manufatti che rasentano la perfezione, mantenendo la qualità, senza far lievitare eccessivamente i costi.