La Città del Secondo Rinascimento

Numero 33 - La crisi e la riuscita

Alessandra Alice Busà
titolare di Victim Design, Bologna

IL DESIGN, IL COLORE E LA LUCE

Oggi, dopo anni dedicati a quello che era nato come un interesse personale – quel design che ridisegna e valorizza il contesto in cui è inserito –, lei è chiamata a interpretare le case di importanti italiani, bolognesi in particolare. Ma com’è giunta a questa notorietà?

Quando incominciai la mia ricerca intorno al design fuori produzione dagli anni cinquanta agli ottanta con influenze contemporanee, non pensavo che la mia formula sarebbe riuscita. I primi tempi, quando le persone entravano nel negozio-galleria, mi chiedevano lampadine! Ma non avevano tutti i torti: la mia ricerca nel colore e nei materiali ha “contagiato” anche la ricerca dei giochi di luce con cui una lampada può “vestire” una stanza.

Oggi però, a giudicare dai numerosi riscontri di pubblico e di critica, non solo italiana, che ha collezionato nell’ultima fiera a cui ha partecipato, tutti sanno che lei porta molto più di una lampadina: idee differenti e varie per reinventare la vita delle case e degli ambienti di lavoro che lei è convocata ad ascoltare. In questo momento Victim Design ospita alcune opere di design del noto architetto torinese Toni Cordero…

La luce, la materia e il colore sono elementi quotidiani che hanno grande importanza nella vita di tutti i giorni, solo che spesso non ce ne accorgiamo. La felice integrazione fra luce, materia e colore nelle opere di questo artista designer mi ha molto colpita, tant’è che ospito alcuni pezzi della collezione di lampade da tavolo e soffitto da lui realizzate per diverse aziende italiane.

Toni Cordero ha il merito di aver abbinato materiali inusuali nel design che ha realizzato: ha abbinato il color oro all’acciaio o al bronzo, il color legno al blu elettrico o a oggetti dorati e un po’ barocchi, cromo e luci alogene. Se non fosse scomparso così precocemente, avrebbe insegnato il suo modo unico d’integrare materiali così diversi come ha fatto, per esempio, nelle sperimentazioni con vetri cattedrale e metalli, oltre che con colori e forme diverse.

L’opera di Toni Cordero segue a una ricerca storica legata al passato. Ne è un bell’esempio la lampada Anchise, che richiama atmosfere medioevali, ha la base in fusione di ottone con la finitura in bronzo, lo stelo è in acciaio cromato e non ha schermo, ma un diffusore in maglia metallica cotta.

Per Toni Cordero la luce è la materia prima che rende protagonista tutto quello che riflette intorno a essa.

Si potrebbe quasi dire che lei, Alice, accompagni il suo interlocutore nel paese delle meraviglie, armata della gioia del colore e con l’entusiasmo di chi s’appresta a incominciare un viaggio per terre sconosciute.