La Città del Secondo Rinascimento

Numero 33 - La crisi e la riuscita

Aldo Giardi
amministratore unico di G.E.I. Energia Srl, Calderara di Reno, Bologna

G.E.I. ENERGIA: ELETTRICITÀ DOVE OCCORRE

G.E.I. Energia oggi è una delle aziende leader nel settore dei gruppi elettrogeni industriali e offre un servizio di qualità per l’assemblaggio, il noleggio, la vendita, l’assistenza e la manutenzione. Ma com’è incominciata la sua avventura?

Nata nel 1972 come G.E.I. (Gruppi Elettrogeni Industriali) dall’intuizione di un valido artigiano che riparava macchine elettriche e generatori di corrente, l’azienda fu rilevata da me nel 1992 e trasformata nell’attuale G.E.I. Energia. Da quel momento, ha avuto una notevole espansione, non solo sul territorio nazionale.

Oggi l’energia è indispensabile in ogni campo e nessuno può permettersi di restarne a corto; ecco perché la nostra clientela va dal privato, che utilizza un gruppo elettrogeno per la casa in montagna, alle imprese che effettuano lavori stradali o ferroviari, al mondo dello spettacolo, dove gli artisti percorrono centinaia di chilometri per i loro concerti sempre accompagnati dalle nostre macchine generatrici di corrente, ai congressi e ad altri settori industriali come, per esempio, raffinerie e cantieri navali; per non parlare dei settori che li richiedono per far fronte alle emergenze come ospedali, cliniche e alberghi.

In che modo si distingue la qualità del vostro servizio sia nella vendita sia nel noleggio?

Come azienda leader del settore, cerchiamo di mettere a frutto l’esperienza acquisita nel tempo, cercando di dare il miglior servizio alla clientela non solo nella vendita, ma anche nel noleggio, dove è molto importante lo stato delle macchine che vengono date in utilizzo, per non compromettere la qualità del servizio, come purtroppo è avvenuto negli ultimi anni a causa di operatori improvvisati. Ecco perché tengo a precisare che le macchine che diamo in noleggio ai clienti sono sempre nuove o seminuove.

Un altro settore che seguiamo con attenzione è quello della manutenzione, molto importante soprattutto per clienti come gli ospedali, che utilizzano le macchine per le emergenze e, quindi, non possono permettersi un eventuale mancato funzionamento. Per questa ragione i nostri tecnici specializzati effettuano anche controlli programmati su tutto il territorio nazionale.

Qual è l’aspetto che le interessa di più nella sua attività?

Ho avuto la fortuna d’iniziare a lavorare quasi per caso in questo campo, negli anni sessanta, in una società del settore del movimento terra e motori diesel che distribuiva in Italia un marchio tra i più conosciuti al mondo. Da allora, la cosa più interessante per me è il piacere di vedere man mano realizzate le idee del progetto imprenditoriale – per questo credo che la soddisfazione non diminuisca con l’avanzare dell’età – e constatare la crescita dei miei collaboratori. Trasmettere l’esperienza acquisita negli anni alle persone con cui lavoro e capire che si appassionano a quello che fanno dà la massima soddisfazione. In questo settore è molto importante che ci sia entusiasmo per le cose che si fanno e che non prevalga un senso di sufficienza. Pur avendo svolto studi classici e umanistici, sentivo una particolare vocazione per questa attività. Poi però i miei studi sono serviti ad avere nella comunicazione un approccio privo di contrapposizioni, quell’approccio che consente alle persone che incontriamo di avvalersi di noi per migliorare e raggiungere risultati interessanti. Sarebbe importante che anche le scuole si dedicassero con più attenzione a questo approccio.

Lei allude al dispositivo d’insegnamento dell’antica bottega del rinascimento, in cui tra maestro e allievo non c’era una cattedra a differenziare il sapere, ma una collaborazione per la riuscita dell’opera...

Il lavoro di equipe è importante perché ci si trasmette l’un l’altro qualcosa che giova al risultato. Bisogna cercare di fare intendere, specialmente ai giovani, che in ciascun campo è importante collaborare e scambiarsi le idee.

Lei dice che gli aspetti culturali costituiscono la base per l’impresa, che si qualifica per il servizio che dà...

Combinare la necessità che l’attività sia remunerativa con uno spirito di servizio contribuisce anche all’immagine dell’azienda. Questo aspetto è importante come la conclusione di una vendita o l’acquisizione di una commessa: quando un cliente acquista un bene, incomincia un rapporto che va al di là del bene stesso, comprende tutto ciò che sta intorno a esso, anche come servizio, e forse è ancora più importante del bene in sé. L’immagine è la capacità di un’azienda di affermare il proprio logo attraverso il servizio che dà al cliente. Nel nostro caso, è costantemente questione di servizio, tant’è che l’immagine risalta anche dalla presentazione che si dà dell’azienda quando il cliente telefona per la prima volta. Se all’inizio l’incontro verte maggiormente sugli aspetti tecnici, man mano che l’interlocuzione procede, il cliente trova sempre più qualcosa che si avvicina alle sue esigenze, che solo parlando con lui abbiamo potuto prendere in considerazione. E non è un caso che ci ringrazi sempre e parli sempre bene di noi con i suoi amici: anche questo fa parte dell’immagine di un’azienda.